
INSIDE. Da giorni gli uffici decentrati stavano raccogliendo le Dia dai cittadini, poi il Campidoglio approva nel silenzio una delibera che avoca tutte le pratiche al IX Dipartimento. E anche i pesanti oneri per ristrutturare o ampliare le case che aiuterebbero a fare cassa…Piano casa, il Comune di Roma scippa ai Municipi le Dia. Dopo i tagli ad asili nido, decoro e cultura, il decentramento perde un altro pezzo. La Dia, la Denuncia di inizio attività, redatta da un tecnico, per chiedere il permesso di ampliare fino al 20% edifici e porzioni immobiliari (art 3 della nuova legge regionale) non va più presentata ai Municipi. Ma esclusivamente al Comune.
Un fulmine a ciel sereno per tecnici e uffici municipali che da giorni stavano raccogliendo le domande. “Non ne sapevo niente, lo apprendo da voi”, rimarca stupefatto ad Affaritaliani.it Ivano Caradonna, presidente del V, Api: “Ma è acclarato che il Comune non ci informi mai di niente. E’ un problema di protervia che accomuna tutti i municipi, compresi quelli di centrodestra“. “Se in Campidoglio pensano che non siamo in grado neppure di ricevere una Dia, tanto vale farla finita col decentramento” sbotta Pasquale Calzetta, minisindaco del XII, Pdl: “Non abbiamo nè poteri nè risorse, che ci stiamo a fare?”.
Eppure nessun dubbio. Lo dice con estrema chiarezza la delibera di giunta n 302, approvata senza dare troppo nell’occhio il 16 settembre: le domande vanno presentate esclusivamente al IX Dipartimento del Comune di Roma. E da qualche giorno lo conferma sul suo sito web anche il IX Dipartimento: “Si comunica che, ai sensi della Delibera di Giunta Capitolina n. 302, le Denunce di Inizio Attività per gli interventi di ampliamento di cui all’Art. 3 della Legge Regionale 21/2009 (c.d. Piano Casa) dovranno essere depositate presso la U.O. Permessi di Costruire del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 8:30 alle ore 12:30 presso l’Ufficio Protocollo in Viale della Civiltà del Lavoro 10, Roma”.
“Nei prossimi giorni – precisa il IX Dipartimento – la modulistica inerente gli interventi di ampliamento, previsti dalla sopra citata Legge Regionale, sarà disponibile nel sito del Dipartimento”.
Dunque, fermi tutti! A Roma al Piano Casa ci pensa il Comune. Cinquantamila, centomila, duecentomila? Impossibile prevedere nei prossimi 2-3 anni il numero di istanze ma l’ordine di grandezza presumibilmente è quello. La legge (art.22 D.P.R. 380/2001) specifica che la D.I.A. segue il meccanismo del silenzio/assenso: entro 30 giorni l’ufficio può inibire i lavori oppure chiedere ulteriore documentazione. Si preannunciano fin da ora, insomma, code estenuanti. Ore e ore di attesa, malintesi, certificati da rifare, proteste.
E le UOT dei municipi? E le domande già presentate e protocollate? Niente da fare. Sono carta straccia. Tutto l’iter va rifatto di sana pianta. In pratica l’ordine tassativo del Campidoglio è: i municipi stiano alla larga dal Piano Casa. Punto.
E che ne pensa della situazione la Regione Lazio? Dalle stanze dell’assessorato all’urbanistica di Luciano Ciocchetti non riescono a celare una certa sorpresa per l’iniziativa del Campidoglio, ma poi prevale l’aplomb: “Nel Piano Casa approvato il 5 agosto si parla di Dia, non si specifica dove vada presentata. Il Comune ha agito in totale autonomia”. Ci saranno code bibliche? “No, per protocollare le domande non ci vuole molto tempo. La mole di lavoro consiste piuttosto nelle verifiche”. E qui nessuno aggiunge parola. Ma quanto successo all’Ufficio Condono Edilizio, a fine 2010 ancora 245mila pratiche arretrate da smaltire, mette i brividi solo a pensarci.
Dietro la decisione ci sarebbero motivi ben precisi. Il Comune secondo i bene informati avrebbe accentrato le Dia perché quelle dell’art 3 del Piano Casa sono piuttosto onerose. Ovvero per far cassa direttamente e in poco tempo. Ma la decisione non sarebbe passata all’unanimità. Qualche assessore, leggi il nome di Alfredo Antoniozzi, non sarebbe stato d’accordo. Nelle file degli ex forzisti serpeggia il malcontento. E non da oggi.
Per fortuna arriva anche una buona notizia. L’assessorato di Ciocchetti sta preparando un comunicato per dare risposta alle domande più frequenti sull’art 3 del Piano casa, quello relativo agli ampliamenti. Sarà di grande aiuto ai tecnici per compilare in modo corretto la Dia. Si prevede che sarà pronto per metà ottobre. È già qualcosa.