Continua la storia infinita del parco giochi più antico d’Italia. La data del prossimo 8 dicembre slitta per misteriosi problemi burocratici. Il presidente del Municipio Roma XII, Calzetta: “Possiamo aspettare ancora ma dateci il parco per i bambini che è stato promesso”. Lavori a rilento, per ora si “deforesta”.Porte aperte a primavera. Anzi, no. Allora si inaugura a dicembre. Neanche per sogno. Per la riapertura del Luneur ora arriva una nuova data: il prossimo 21 aprile, giorno del Natale di Roma. Almeno si spera, perché quella dello storico parco giochi di Roma e più “antico” d’Italia è una storia di disordinata “burofollia”.
Nato nell’ormai lontanissimo 1953 è subito diventato un’attrazione unica, tanto da aver meritato un referendum per dargli il nome. Poi la crescita disordinata, culminata con la crisi del 2007 e una politica dei prezzi che ne ha decretato la chiusura, avvenuta nell’aprile del 2008.
Da allora è stata battaglia legale tra Eur spa e un gruppo di sub concessionari delle attrazioni che chiedevano risarcimenti impossibili per liberare le aree. Un esempio? Il gestore del lancio delle palline che davano la possibilità di aumentare la famiglia vincendo un pesce rosso, ha chiesto un indennizzo pari ai metri lineari utilizzati per l’attrazione con un conto che è arrivato anche a 50 mila euro.
Nel frattempo sulla collina che guarda a nord si sono scatenati gli appetiti dei costruttori: una zona unica, dove qualsiasi cubatura avrebbe garantito rendite altissime. E poi la politica, soprattutto quella bassa, che per accaparrarsi voti ha fatto leva sulla necessità delle famiglie dei “giostrai”, promettendo trattative impossibili per liberare le aree. Ma si è parlato in strada, sino a quando la vicenda non è entrata nei tribunali amministrativi. La gara bandita da Eur Spa per l’affidamento del Luneur ha visto un vincitore, Cinecittà Entarteiment e ben due sentenze del Tar. Ora, sbrogliata la matassa, il parco aprirà di nuovo le porte. Ma il prossimo anno, perché “problemi burocratici”, dicono da Eur spa ne impediscono l’apertura nella data fissata: l’8 dicembre, giorno dell’Imacolata. Di simbologia in simbologia, la nuova apertura è per il Natale di Roma del 2012, giorno in cui probabilmente i tre giardineri che hanno iniziato una complessa e lunga opera di deforestazione della collina che dovrebbe dar spazio ai lavori. Obiettivo: realizzare un parco giochi per bambini da zero a 11 anni per inserirsi in un mercato, come quello delle feste e dell’intrattenimento dei piccoli, per la maggior parte in mano a piccoli privati. E il nuovo Luneur promette giochi e soprattutto un teatro dove ospitare eventi.
“Mi auguro veramente che questa data sia rispettata – spiega Pasquale Calzetta, presidente del Municipio Roma XII – Eur spa ha dato tutte le assicurazioni sul futuro del parco che per il quartiere e il quadrante sud di Roma rappresenta un polo unico e un giardino al quale non possiamo rinunciare. E lo dico da amministratore e non da politico, perché per il Luneur in molti hanno abbandonato logiche di partito e si sono messi a lavorare. Un esempio è la Cgil che ha trattato con intelligenza il riassorbimento di 30 lavoratori della società che aveva la concessione, proprio in Eur spa. Trenta famiglie alle quali abbiamo ridato un futuro. Ora però vogliamo il parco”.