Come si sa le decisioni vanno monitorate nel tempo e solo dopo qualche mese si ha realmente la misura se le scelte fatte erano giuste o meno. La prima decisione del sindaco Marino è stata quella di chiudere Via dei Fori Imperiali e a distanza di circa 3 mesi è interessante capire quali effetti ha determinato e quali considerazioni si possono fare. L’area è stabilmente congestionata e solo la presenza continua dei vigili urbani riesce a scongiurare il blocco della viabilità anche se poi come sappiamo si tratta di una pedonalizzazione fittizia. L’aspetto più preoccupante però è quello relativo alle attività commerciali. Da una rilevazione fatta sui negozi presenti in zona, tra luglio 2012 e luglio 2013, la differenza di incasso è stata di -15% nell’area su Via Merulana e del -30% nell’area di Via Labicana. Dati molto preoccupanti tanto da far pensare che dal prossimo anno saranno veramente poche le imprese commerciali che alzeranno le saracinesche in questa parte della città. Anche i lavori di rimozione dei new jersey su Via Labicana, che sarebbero serviti a dare più respiro a tutta l’area, dovevano iniziare il 15 ottobre ma sono stati posticipati a data da destinarsi e forse inizieranno a fine mese. Insomma una situazione preoccupante non solo per lo sconcerto degli automobilisti ma anche soprattutto per quella ossatura commerciale che in questo momento dovrebbe essere tutelata e aiutata a superare la crisi economica in atto, ma questo non è successo. Cittadini e commercianti ormai sul piede di guerra, le associazioni di quartiere e il “Comitato Difesa Esquilino Monti Roma Caput Mundi” annunciano la protesta per il prossimo 24 ottobre dove tutti insieme hanno organizzato una grande manifestazione che sta assumendo sempre più i caratteri di una rivolta. A questo punto un buon amministratore di una città importante come la Capitale d’Italia dovrebbe farsi una domanda di buon senso: “Ne valeva la pena?”.