Da qualche tempo la nostra Capitale non è solo attanagliata da vecchi e nuovi mali, che tutti più o meno conosciamo, ma si è diffusa la convinzione che la nostra amata città è sempre più una città per chi se lo può permettere, insomma per chi ha soldi. E’ una affermazione forte, certamente discutibile ma con grande serenità possiamo elencare provvedimenti che messi uno dietro l’altro provano quanto si sta dicendo. E’ evidente che alcuni provvedimenti già adottati o che lo saranno dopo l’approvazione del Bilancio Comunale, sono figli della grave situazione economica
che stiamo vivendo e delle scarse risorse finanziarie delle amministrazioni locali, ma come in tutte le cose c’è sempre un punto di mediazione e compito della politica è proprio quello di capire fino a che punto si può arrivare, senza gravare troppo sulle ristrette economie delle famiglie romane. Per questo credo che il limite sia stato superato, ma vediamo come.
Raccolta dei Rifiuti: Negli ultimi sei anni la tariffa per i rifiuti pagata dai romani, una delle più alte d’Italia, è cresciuta di circa il 45%, per il 2014 l’aumento previsto è di un altro 10 %. A questo non ha corrisposto un miglioramento del servizio e quindi del decoro della città. A Roma oggi esistono cinque diversi metodi di raccolta differenziata, tenendo conto anche dei cassonetti stradali dove gettare plastica, metallo e vetro insieme (carta a parte), delle campane soltanto per il vetro o i camioncini che in certi giorni della settimana aspettano i cittadini con i loro sacchetti di “umido”. Della tanto decantata raccolta differenziata poco o nulla.
Nel 2014 arriva la Tasi. La tassa racchiude i servizi comunali sulla casa e per Roma è stata fissata 2,5×1000 per le prime case, mentre per le seconde all’11,4×1000. Novità assoluta è che questa tassa per la prima volta sarà pagata anche dagli inquilini per un totale del 20%. Chi poi aveva sentito parlare di una possibile riduzione dell’addizionale Comunale Irpef può mettersi l’anima in pace.
Aumenta anche la Tassa di soggiorno per i turisti che vorranno soggiornale nella Capitale, qui l’aumento dovrebbe arrivare intorno ai 10 euro giornalieri. Questo provvedimento sembra più che altro una norma scaccia-gitanti, con buona pace per commercianti e attività connesse.
Asili Nido. Stangata sui piccoli studenti romani, anche qui i costi mensili sia dei nidi comunali, sia del trasporto scolastico aumenteranno in media del 20 %. Si potrebbe aggiungere che l’aumento è ancora più indigesto perché nulla è stato fatto per il miglioramento dei servizi scolastici e per l’aumento della disponibilità dei posti.
Strisce Blu. La possibilità di parcheggiare all’interno del centro storico, verrà data solamente a chi potrà sobbarcarsi un aumento del 330 %. I permessi Ztl infatti passano da 610 euro a 2016 euro per una automobile normale. Anche la sosta oraria in strisce blu passerà da 1 euro a 1,5 euro e saranno aboliti i ticket giornalieri che permettevano con 4 auro di sostare dalla mattina fino alle ore 16.00. Pessima notizia per chi si trova a lavorare in centro e dovrà spendere oltre 10 euro al giorno, come se poi i servizi pubblici funzionassero davvero.
OSP. Aumenta del 25 % l’occupazione del suolo pubblico che andrà a colpire coloro che dovranno organizzare eventi , se ne faranno carico anche coloro che dovranno montare impalcature per strada, gli operatori dei mercati e tutti coloro che vorranno posizionare qualcosa sul suolo romano, e tutti naturalmente scaricheranno sugli utenti.
Morire poi costerà di più, aumentano del 2 % le tasse per i servizi cimiteriali. Così come aumenteranno le tasse per le Scia, che riguardano l’avvio delle attività commerciali e licenze varie. Vanno inoltre considerati gli aumenti dovuti alle decurtazioni dei Servizi Sociali, che incideranno nelle economie di coloro che si trovano ad affrontare la presenza di una persona con handicap o un anziano da accudire nel proprio nucleo familiare.
Insomma da tutto questo appare uno scenario sicuramente preoccupante e visto che queste nuove gabelle peseranno fortemente sui sempre meno competitivi stipendi dei cittadini romani è dimostrato che la Capitale d’Italia, in epoca Marino, è sempre più una città per soli ricchi. Rendiamocene conto.
Pasquale Calzetta