Lo scorso 2 Agosto il Cipe in seduta ordinaria, ha approvato con prescrizioni il progetto definitivo del “collegamento autostradale A12 Roma-Civitavecchia –Roma Pontina (Tor de’ Cenci)”, ed ha attivato la convenzione per l’affidamento delle attività di progettazione, realizzazione e gestione del corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone. Il primo lotto dei lavori riguarderà la tratta A12/Roma (Tor de’ Cenci) Latina, a cui è destinato il primo contributo già stanziato di 468 milioni di euro. Pertanto dopo questo ultimo atto tutto sembra pronto per iniziare i lavori. In particolare stiamo parlando dei 16 Km di collegamento viario tra l’Autostrada A12 (Roma-Civitavecchia) e Tor de’ Cenci (futura autostrada Roma-Latina). Questa sarà una “bretella camionabile” a pedaggio nella quale si riverserà il traffico nazionale, in particolare dei TIR che dalla zona di Malpasso in viadotto passerà sopra Via del Risaro, in galleria tra l’abitato di Via Belluzzi e la caserma dei Nocs, scavalcherà la Via C. Colombo, continuerà sempre in viadotto tra Via Mezzocammino e Vitinia, con un ponte di 1,5 Km scavalcherà il fiume Tevere passando in complanare vicino alla Roma-Fiumicino e innestarsi nella A12. Per il suo forte impatto sul territorio, il progetto aveva avuto il parere negativo oltre dell’allora Municipio XII, anche la forte opposizione dei cittadini e della associazioni locali. Tutta la sinistra, a quel tempo all’opposizione, aveva alzato gli scudi, anche se la Regione Lazio a guida Marrazzo, aveva ampiamente sottoscritto il progetto. Ma la storia si ripete. Dove sono ora tutte le associazioni ambientalista che gridavano allo scandalo per il deturpamento del territorio? E vogliamo parlare delle associazioni più che variopinte che arringavano cittadini in ogni dove? Di tutto questo non vi è nessuna traccia e la bretella come d’incanto è diventata invisibile. Non vorremmo perciò assistere al solito balletto che fa apparire i progetti belli o brutti a seconda di chi governa e sopratutto non vorremmo assistere al triste spettacolo da parte di qualcuno che volendo togliere e mettere bretelle, si cali i pantaloni.